Psicologa clinica e giuridica e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
CONTATTAMI

LA RESILIENZA: COSA E' E COME FARE A PROMUOVERLA?

Ciascuno di noi ha un proprio bagaglio di resilienza. Solo che in alcuni è decisamente più pesante, non perché siano persone superficiali o ingenue,
ma perché sanno vedere le crisi come sfide da superare non come problemi insormontabili e accettano che il cambiamento sia parte della vita, non un disastro.
(Maria Elena Magrin)



LA RESILIENZA: COSA E' E COME FARE A PROMUOVERLA?



Dopo un evento emotivamente stressante, alcuni individui riescono a riprendersi più rapidamente di altri, a soffrire meno e mostrare
maggiori abilità di adattamento. Come mai? Possiamo spiegare questo modo differente di reagire attraverso il concetto di resilienza.

 
L'American Psychological Association definisce la resilienza come: “ Il processo di adattamento di fronte alle avversità, al trauma, alle tragedie,
a minacce o gravi fonti di stress - come problemi familiari e di relazione, gravi problemi di salute, stress sul luogo di lavoro e fattori finanziari sfavorevoli”.
Possiamo dunque riassumere brevemente la resilienza come quella capacità che permette agli individui di far fronte alle difficoltà e alle situazioni
stressanti affrontandole in modo costruttivo e imparando dall’esperienza stessa nuove capacità.

 
Rutter (2012) sostiene che la resilienza sia una capacità a doppia valenza: permette di adattarsi ai cambiamenti e alle situazioni di crisi, ma allo stesso
tempo consente di modificare anche l’ambiente girando le situazioni a proprio favore; l’importante è che le circostanze consentano all’individuo di affrontare
con successo l’esperienzain modo tale da ispirare ulteriormente la fiducia a superare le sfide future sapendo che si può contare sulle proprie capacità.
 


In letteratura emergono tre diversi fattori di resilienza:
 
1) Capacità psicologiche e tratti di personalità(autonomia, adattabilità, stabilità emotiva, capacità di organizzazione….)
 
2) Coesione familiare: valori genitoriali positivi, clima familiare supportivo, clima affettivo positivo…)
 
3) Fattori ambientali: buone relazioni interpersonali, inclusione sociale, scuole di qualità, quartieri sicuri….)
 
 
 
Come promuovere la resilienza?

 
La resilienza non è qualcosa che si ha o no si ha, ma è una capacità che si può coltivare e migliorare, tutti la possediamo,
chi in misura maggiorechi in misura minore, dobbiamo solo imparare a gestirla e promuoverla.

Gli interventi a livello individuale, e quindi che possono essere fatti sulla singola persona,  mirano innanzitutto a individuare
i punti di forza e gli interessi di ognuno. Partecipare a attività sociali es: atletiche, artistiche, accademiche permettono al bambino fin da piccolo
di risaltare  in un determinato campo in modo da sperimentare senso di realizzazione e di sicurezza oltre allo sviluppo di relazioni tra pari. (G.Hornor, 2017)
 
Migliorare la propria resilienza significa rafforzare la propria capacità di adattarsi attivamente al contesto, senza reagire passivamente
e farsi sopraffare dagli eventi; riflette inoltre la capacità di ridefinire la relazione con l’ambiente valorizzando
se stessi e il contesto in cui si è inseriti (Laudadio A, Fiz Perez F, Mazzocchetti, 2011). 
 
Un’abilità molto importante che influisce sulla resilienza è la capacità di autoriflessione, ossia fermarsi a riflettere a posteriori su cosa ha funzionato
o no in passato in modo tale da sapere come reagire in futuro, anche la determinazione è importante poichè spinge l’individuo a porsi degli obiettivi
e a pianificare gli step necessari per poterli raggiungere senza farsi abbattere da eventuali sconfitte momentanee.