Psicologa clinica e giuridica e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
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DISTURBO D'ANSIA SOCIALE

Quasi la metà di tutte le nostre angosce e le nostre ansie derivano dalla nostra preoccupazione per l’opinione altrui.
(Arthur Schopenhauer)



DISTURBO D'ANSIA SOCIALE

 

 
Il disturbo d’ansia sociale viene descritto dal DSM 5 (Manuale diagnostico dei disturbi mentali) come un disturbo d’ansia legato
alla paura di esporsi in situazioni sociali nelle quali l’individuo potrebbe ricevere un giudizio negativo.
 
Viene definita ansia sociale perché l’ansia si verifica solo in situazioni sociali o nell’anticipazione di tali situazioni, in questi casi l’individuo
teme di potersi comportare in modo imbarazzante e inaccettabile e i sentimenti correlati sono quindi preoccupazione e vergogna.
 
La fobia sociale si differenzia dalla più comune timidezza poiché produce più di un semplice disagio in situazioni sociali e degenera in una reazione
irrazionale e incontrollata che va ad interferire con la sfera privata e professionale.
 
Una delle caratteristiche principali di questo disturbo è che l'individuo tende ad reagire con paura e ansia sproporzionata rispetto alla reale minaccia
mettendo in atto comportamenti protettivi ed evitamenti per allontanare il rischio di fare una brutta figura.
 


I principali sintomi fisici principali sono:
 
 
- Arrossire
- Incapacità di scrivere/ mangiare di fronte alle persone
- Aumento della sudorazione
- Tremare
- Aumento del battito cardiaco
- Malessere gastrointestinale
- Difficoltà a deglutire



I principali sintomi mentali:

- Ansia anticipatoria
- Ruminazione (pensieri continui) dopo esseresi esposti ad una situazione sociale
per valutare la propria performance
- Persistente paura di essere criticati, ridicolizzati
- Paura di essere esclusi dagli altri

 
 
Colette, Hirsch e Clark (2004) sostengono che le persone con fobia sociale considerano le interazioni
sociali come minacciose per sei motivi principali:
 
 
1) Fanno previsioni eccessivamente negative sui futuri eventi sociali
 
2) Interpretano gli eventi sociali in corso in modo eccessivamente negativo
 
3) Recuperano in modo selettivo informazioni negative su eventi sociali passati
 
4) Hanno immagini distorte della propria performance sociale
 
5) Mostrano una riduzione dell’elaborazione dei segnali sociali
 
6) Tendono a concentrarsi su informazioni che potrebbero essere interpretate in modo negativo
 

 
PS: Attraverso la terapia cognitivo comportamentale è possibile andare ad agire sulle preoccupazioni eccessive/credenze disfunzionali
che si vengono a generare in relazione alle situazioni sociali temute. Attraverso la ristrutturazione cognitiva e le esposizioni si va a agire
sull'ansia anticipatoria, viene aumentata la tolleranza all’ansia, viene ridotta l’inibizione e vengono migliorate le abilità sociali.